giovedì 20 aprile 2017

Giuramento del Mago Errante

"Mi impegno ad investigare il vero potere, invisibile e silenzioso.
Questo potere non è mio e non è legato alla mia personalità. Mi impegno a ricordarlo sempre.
Questo potere non è qualcosa di cui si possa parlare. Quando avrò bisogno di parlarne sarà la mia personalità a volerlo fare, perciò ricorderò sempre che il vero potere cresce solo nel silenzio.
Questo potere non è qualcosa che si possa trasmettere o insegnare. E’ qualcosa che c ‘è e alla quale tutti possono accedere; dunque mi impegno a insegnare soltanto, e per lo stretto tempo necessario, i modi per restare in contatto con questo potere.

Mi impegno ad eliminare dalla mia personalità i tre grandi veleni:
il bisogno di approvazione; il bisogno di controllo; il bisogno di sicurezza.

Mi impegno a non parlare di argomenti che non conosco, ma solo di quelli che conosco e che ho sperimentato.
Mi impegno a non avere nulla da dimostrare perché è solo l’ego che vuole dimostrare.

Mi impegno a non avere scuse, a non avere paura di sbagliare perché solo attraverso l’ammissione dell’errore posso evolvere.
Mi impegno a non fuggire il dolore, la sofferenza e tutto ciò che giudico negativo. Tutte queste sono le mie creazioni e solo passandoci attraverso posso vederne l’illusorietà.
Mi impegno altresì a non focalizzarmi solo sul bello e sul positivo perché so che la crescita è integrazione e superamento, e non esclusione degli opposti.


Mi impegno a lasciar andare la mia storia personale, chiunque io sia stato, per essere una persona nuova in ogni momento. Se questo implica  rinunciare a vecchie idee e convinzioni, rinuncerò a queste idee e convinzioni  che non assolvono più il loro scopo.
Se questo implica abbandonare vecchie persone o ambienti che non risuonano più con la mia frequenza, lo farò.
Mi impegno a ricordare che amare non è possedere o essere posseduto e che lasciar andare è la capacità che ogni mago errante deve sviluppare prima di tutte le altre.
Mi impegno a ricordare che lasciar andare è fluire e non trattenere, e non implica mai la perdita ma la trasformazione.

Mi impegno a dar retta alla mia guida interiore prima che qualunque altra forma di conoscenza, mi ricorderò di questo tutte le volte che dovrò decidere quello che è giusto e quello che è sbagliato, perché solo la mia guida interiore può dirmi ciò che è giusto o sbagliato per me.
Mi impegno a ricordare che giusto o sbagliato sono solo categorie della mente e che il mio livello evolutivo sarà misurato da quanto io riesca a essere in pace con tutto ciò che c’è.
Mi impegno a ricordare che parlare di magia non è fare magia. Così come parlare di spiritualità non è fare spiritualità.

Mi impegno a ricordare che là fuori e qui dentro sono la stessa identica cosa e che questa legge è sempre in funzione.

Mi impegno ad ascoltare molto più di quanto io parli e a parlare molto meno di quanto vorrei.
Mi impegno a ricordare che le parole sono energia e come tali hanno un loro potere e un loro costo.
Mi impegno a fare in modo che i miei pensieri casuali siano il minor  quantitativo possibile, perché niente è pericoloso come un pensiero casuale protratto nel tempo.


Mi impegno a ricordare che sono sempre nel posto giusto al momento giusto e che ogni problema che incontro sul mio cammino non è una coincidenza ma qualcosa su cui dovrò lavorare come proiezione della mia mente subconscia.
Mi impegno a stare dove sto, con chiunque sto e di starci pienamente perché riconosco che l’amore può guarire ogni situazione, anche se la guarigione può prendere direzioni a me ignote.

Mi impegno altresì a ricordare che non posso “capire” tutto, e per questo mi impegno anche a smettere di cercare di capire e di trovare soluzioni, perché così facendo sto dando il permesso al mio “me più grande” di agire al posto della mia personalità.
Mi impegno a ricordare che dietro la mia esistenza c’è un piano, e che questo piano può essere percepito ma non compreso del tutto. Quando saprò dove andare, ci andrò senza esitazione. Quando non saprò dove andare, cercherò di affinare i sensi e sentire quale sarà la prossima mossa da fare.

Mi impegno a sviluppare la mia voce, le mie idee, la mia energia, ricordandomi sempre che la genialità non passa mai per le citazioni altrui. Quand’anche citassi qualcosa di altri, lo farò attraverso la mia personale modalità, affinché si esprima la mia essenza e non quella di qualcun altro.

Mi impegno, infine, a ricordare di essere pace piuttosto che qualsiasi altra emozione.
Nel muovermi sarò pace. Nello stare fermo sarò pace. Nell’attesa sarò pace. Mi impegno infatti a ricordare che nella pace nasce e prospera il vero potere del mago errante, invisibile e silenzioso.


Tratto da “Istruzioni per maghi erranti” di Andrea Panatta, Ed Spazio Interiore


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